LORO SEDI NAZIONALI
MALASANITA' ANIMALE E TUTELA SANITARIA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE
DA “ARCA 2000” ONLUS DIRITTI DELL’ANIMALE MALATO
Spett. Associazioni, vi rivolgiamo questo comunicato con preghiera di risposta e di valutazione di un problema che non abbiamo trovato tra le varie problematiche dei vostri siti, malgrado riguardi sempre più la tutela del consumatore utente che si rivolge ad un veterinario per le cure del proprio animale domestico.
PREMESSA
Il ruolo che gli animali hanno nella nostra famiglia umana è sempre più importante, vicino ad una accresciuta sensibilità sui diritti animali permane tuttavia un’arretratezza legislativa nei riguardi degli animali, purtroppo ancora considerati “res”dal nostro ordinamento giuridico (tanto che un animale domestico potrebbe essere confiscabile come un oggetto qualsiasi) Così, anche in campo veterinario quando un animale viene danneggiato o muore per mal pratica veterinaria, non vi è alcuna legge che obblighi il veterinario a rendere conto del proprio operato. La legge si deve adeguare ai cambiamenti dei tempi e al progresso della civiltà, e se è vero che “Il progresso di un popolo si vede anche da come sono trattati gli animali” come ebbe a dire Gandhi, è tempo di dar voce a questo progresso anche in campo veterinario. Ma, in che mani mettiamo i nostri animali? Il paradosso è che quando qualcuno ci danneggia l'auto o un qualsiasi oggetto è tenuto a risponderne davanti alla legge, per un animale danneggiato o deceduto per cure mediche errate non c'è alcuna speranza di giustizia.
ECCO PERCHE’: In quasi la totalità dei casi di malasanità animale, quando un animale muore o viene danneggiato per negligenza e imperizia veterinaria, difficilmente si riesce a fare chiarezza in quanto non vi è un obbligo legale di tracciabilità dell'operato veterinario tramite cartelle cliniche, refertazioni scritte e consenso informato. Esiste un codice deontologico veterinario (art. 32 e art.36) che prevede il rilascio da parte del veterinario delle relazioni cliniche, dei documenti diagnostici, delle prescrizioni e della documentazione clinica. Si tratta, tuttavia, di norme interne di precetto (e quindi non di Legge di Stato come per i medici degli umani) che il più delle volte sono tranquillamente violate senza alcuna conseguenza disciplinare. Sicuramente, non possiamo affidare la vigilanza e la tutela degli animali ad un semplice codice deontologico ( così come nessuno accetterebbe ciò in campo medico umano)
Nei tanti casi di malasanità animale che trattiamo riscontriamo che la maggior parte delle volte non si riesce a procedere a livello legale in quanto mancano i documenti clinici che non sono né compilati né rilasciati dalle strutture veterinarie.
La professione veterinaria, dunque, non ha gli stessi doveri e obblighi di quella medica umana.
Eppure gli animali sono nostri compagni di vita, dei veri e propri membri della nostra famiglia umana e meriterebbero più tutela, la loro perdita e il loro danneggiamento pregiudicano la nostra sfera affettiva ed esistenziale. Per denunciare il vigente vuoto legislativo, da oltre dieci anni l’Associazione Arca 2000 onlus diritti dell'animale malato, unica ad occuparsi in Italia di misfatti veterinari, è impegnata a sostenere una proposta di legge per la tracciabilità obbligatoria dell’operato veterinario.
Tale proposta sostenuta da oltre 16.000 cittadini italiani firmatari di una petizione contro la malasanità animale, è stata presentata per ben due volte in Parlamento nelle scorse legislature (2004/2009), ma purtroppo non è mai stata discussa.
Il 4 maggio 2014 la senatrice del Movimento 5 Stelle Serenella Fucksia (https://www.youtube.com/watch?v=4Syh7dK6Px4) ha ripresentato la proposta di legge all’interno di un ampio testo normativo che riguarda il benessere animale (n.1482 Legge quadro e delega al Governo per la codificazione della legislazione in materia di tutela degli animali
V’invito a trattare questo argomento e ad esprimere un vostro parere che saremmo lieti di riportare nel nostro sito www.arca2000.it oltre che ad aderire alle nostre iniziative legislative per ottenere l’agognata legge che porrebbe delle giuste norme nel far west odierno della veterinaria italiana.
Rimango in attesa di vostro cortese riscontro
Daniela Ballestra
Presidente di “Arca 2000” onlus diritti dell’animale malato
Sede legale: Via D.L.Sturzo 12 S.Benedetto del Tronto (Ap)
nota: Già nell’età paleolitica in alcune caverne della Spagna sono stati trovati in alcuni graffiti tracce emblematiche di riferimenti clinici, così nell’era delle Piramidi nel 3000-2000 a.C. ci fu chi si occupò di registrare le sua attività di medico e poi ai tempi di Ippocrate negli Asclepiei, templi ospedale, furono trovate colonne scolpite con nomi di pazienti e brevi storie delle loro affezioni e infine, nella Roma antica, Galeno fondò la sua scuola sulla casistica con pubblicazioni dei resoconti medici nei Romana Acta Diurna affissi nel foro.
La cartella clinica dunque non è un qualcosa di recente, ma ha una antica storia; Nell'ambito della veterinaria attualmente non esiste alcun obbligo di cartella clinica, praticamente siamo ai primordi della storia, prima ancora del peleolitico.
Un vero paradosso se si pensa che il danno ad una macchina riesce a trovare maggiore possibilità di risarcimento di quello arrecato ad un animale, e se si pensa che anche di una macchina che entra in un'officina si registra ogni intervento effettuato con tanto di registro di entrata ed uscita, mentre per un animale in cura in un ambulatorio veterinario non rimane traccia